Biblioteca Comunale di Bortigali
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Un gioco serio, che scardina il nostro abituale punto di vista e ci fa ritrovare il gusto di guardare la pittura e leggere il nostro passato guidati dalla penna più impertinente d'Italia.
«Un viaggio divertente, quello in carrozza con l'alsaziano Daverio! Dall'immaginario finestrino sfila tutto il "secolo lungo" della pittura (l'Ottocento) che anticipa il "secolo breve" della storia europea.» - Pierluigi Panza, Corriere della Sera
«Dopo il clamoroso successo del Museo immaginato, Daverio passa a una nuova sfida. Le idee sono tante, come le informazioni, gli aneddoti, i particolari che ne rendono la lettura gustosissima.» - Luca Beatrice, il Giornale
«Sfogliare le pagine di questo libro e osservare la sua ricca iconografia è un piacere degli occhi.» - Francesca Pini, Sette
"Abbiamo ipotizzato un museo diverso, luogo della fantasia e dell'immaginazione, in un'ipotetica città d'Europa che da qui vuole ripartire per il riordino urbanistico del suo centro utilizzando la vecchia stazione ferroviaria ormai dismessa." In questo libro Philippe Daverio ci accompagna alla scoperta dell'età moderna, ovvero del Secolo Lungo che parte dalla Rivoluzione francese e finisce nella catastrofe della Prima guerra mondiale. Questo volume affronta i temi più importanti della modernità attraverso oltre seicento opere d'arte raccolte tematicamente per vettori storici: quello politico, da Delacroix e Géròme al Quarto stato di Pellizza da Volpedo; quello della macchina e del lavoro, da Turner a Courbet e a Boccioni; quello della fuga dalla realtà nella dolce vita della Belle Epoque, nell'esotismo e nel sogno - da Tissot a Manet, da Dante Gabriel Rossetti a Fortuny, Gauguin e Van Gogh -, fino al Simbolismo e all'Art Nouveau. Fra i padiglioni e le sale del museo sono previste anche soste in locali e ristoranti a tema, dove si immagina di sorseggiare un caffè o gustare un pranzo circondati dalle opere dei Macchiaioli al Caffè Michelangelo, e degli Impressionisti alla Closerie des Lilas. Un gioco serio, che scardina il nostro abituale punto di vista e ci fa ritrovare il gusto di guardare la pittura e leggere il nostro passato guidati dalla penna più impertinente d'Italia.