Biblioteca Comunale di Bortigali
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Un aereo caduto scoperchia un segreto italiano. Una nuova indagine per la donna invisibile.
Un piccolo aeroplano turistico diretto in Sardegna si schianta nel mar Tirreno con a bordo diverse persone. Tra loro, un noto imprenditore che ha rilasciato la sua ultima intervista poco prima del decollo, con il vociare degli altri passeggeri sullo sfondo, tutti tranquilli e sorridenti, ignari dell'imminente tragedia. Quando l'agente dei Servizi in pensione Andrea Catapano sente le voci delle vittime – lui che non vede ma sa ascoltare meglio di chiunque altro – un ricordo nitido riaffiora. Così decide di chiamare l'ex collega Teresa Pandolfi, ora a capo dell'Unità investigativa. Il disastro potrebbe celare un mistero che risale agli anni di Tangentopoli. E se la caduta del velivolo non fosse stata un incidente, ma il nesso tra una vicenda degli anni Novanta e il nostro presente? L'unica che può scoprire la verità è la donna invisibile, Sara Morozzi. Affiancata dall'ispettore Davide Pardo e da Viola, Mora si trova a investigare su personalità pubbliche intoccabili, scavando dentro gli ingranaggi del potere d'Italia a suo rischio e pericolo, senza paracadute.
COME COMINCIA
Quando il motore di sinistra si spense, il comandante Stefano Tomassi stava pensando a Maria.
Non era un fatto da poco, considerato che aveva ormai cinquantasette anni e, come mormoravano i colleghi, nel suo turbolento passato aveva accumulato più relazioni che ore di volo. L'ambiente d'altronde era quello che era, e un pilota di linea di bell'aspetto, dallo sguardo da adorabile canaglia e la voce calda e suadente, risultava irresistibile.
Le dicerie che gli attribuivano qualità di seduttore avevano fondamento, si doveva ammettere. E quel tipo di lavoro, nei rutilanti anni Ottanta e Novanta, quando i criteri di selezione delle hostess erano soltanto estetici, era un terreno di coltura perfetto per gli incontri edonistici. Hotel di lusso, ristoranti di classe, l'uniforme che faceva da passe-partout, la perizia e l'esperienza che lo rendevano una specie di idolo: tutto concorreva affinché un pilota avesse più donne che serate libere.