Biblioteca Comunale di Bortigali
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Un romanzo sulla forza dell'empatia. Un elogio alle emozioni che permettono di capire davvero sé stessi e gli altri.
Il suo sguardo si posò sull'Emozionario che aveva lasciato sulla scrivania al ritorno da scuola. Forse era il momento giusto per iniziare a dargli forma.
«Paura», lesse in un sussurro, «emozione primaria, comune a uomini e animali... può essere provocata da un pericolo reale, anticipato e immaginato...»
Era senz'altro quella l'emozione che l'aveva fatta scattare sul letto prima dell'alba. Non ci voleva un insegnante per capirlo né un manuale di istruzioni, ma in quel momento Vic era certa che la sua paura non somigliasse a quella di nessun altro. Forse era a questo che servivano i fogli bianchi dell'Emozionario, le pagine ancora da scrivere che seguivano le definizione: bisognava attribuire alle proprie emozioni un volto che fosse unico, senza darsi pena del giudizio degli altri.
È troppo alta e ha un naso davvero bizzarro: per questo Vitória si è sempre sentita inadeguata. Ma, in fondo, non è certo una cosa degna di nota se i tuoi nuovi compagni sono creature fantastiche, dotate di poteri sovrannaturali. Finalmente sono usciti allo scoperto e dopo aver creato un certo scompiglio tra gli umani si è capito che bisogna conoscerli, più che temerli. Così, nella nuova scuola dove Vitória trascorrerà un intero anno, imparano a gestire i propri poteri, a convivere con gli altri e a scoprire il mondo sconosciuto delle emozioni. Rabbia, gioia e tristezza per loro sono solo parole. Per Vitória, invece, sono un rossore improvviso sul viso o un sorriso che esplode inaspettato. Ma il più delle volte anche lei ha come un frullatore nella testa e non riesce a comprendere cosa sta provando. Come quando è troppo vicina a Nereo, l'enigmatico fantasma, o quando ha paura di rovinare l'amicizia con l'elfo Erme. Poi ci sono Bea e Sarah, due vampire che incutono timore e simpatia allo stesso tempo. Forse anche Vitória dovrebbe passare più tempo nella stanza delle emozioni, anche se lì accadono cose strane… e non solo lì. Insieme ai nuovi compagni, imparerà a conoscere meglio sé stessa e ciò che prova. Soprattutto, capirà che in fondo la paura è solo un'emozione come le altre, basta darle un nome e non spaventa più, anzi fa fare cose che non si sarebbero mai immaginate. Un esordio che insegna come la diversità sia una ricchezza. Un inno al potere delle emozioni che permettono di capire davvero noi stessi e gli altri. Una storia in cui l'amicizia è il valore più importante. Perché sentirsi amati e protetti è la cosa più bella che ci sia. Età di lettura: da 11 anni.